DECUMANI – Gianluca Vetruccio (CG) – Pasquale Puma

DECUMANI

L’idea del progetto parte dal desiderio di restituire alla zona un luogo antico ma allo stesso tempo mantenere un aspetto moderno. La zona presa in considerazione è situata tra il Rione Porto Ripa Grande e il Rione Testaccio, formando così un’ intersezione. Queste zone vengono collegate tramite il Ponte Siblicio, dove al di sotto scorre il fiume Tevere e parallelamente vi è il lungotevere Testaccio e il lungotevere Aventino, mentre, nella parte opposta scorre il lungotevere Portuense. Nell’ intersezione tra il lungotevere Testaccio e via Marmorata nasce la Piazza Emporio, che fa riferimento al Porto Emporium famoso per i suoi scambi di materie prime che spesso venivano commercializzate attraverso l’uso delle Anfore, queste una volta utilizzate venivano poi rotte e lasciate in disparte. Lungo la via Marmorata vi era uno dei tanti Decumanum romano, dove attualmente vi è il percorso per il tramvia.
Da queste linee guida nasce il nostro progetto. Inizialmente volevamo unire le due sponde in un unico linguaggio e riqualificare la nuova piazza dell’Emporio. Viene riprogettata con la necessità che ogni cittadino vorrebbe, ovvero, uno spazio, una zona relax e una zona dove i bambini possano trascorrere il tempo giocando anche con le giostre.
Questo lavoro è stato svolto iniziando dal rifacimento della pavimentazione e il collocamento di varie piante e alberi lungo il perimetro, in modo tale da poter rendere la piazza un area inclusa nel contesto ma esclusa dalla viabilità circostante.
Il monumento ricorrente nel nostro progetto è l’anfora, simbolo del rione Testaccio. Il Decumanum romano è stato riutilizzato con la stessa pavimentazione e con gli stessi marmi che partono da dove vi è l’ anfora e si rapporta con tutta la zona presa in considerazione. Il monumento della piazza Emporio invece, si rifà al disegno del posto, dove vengono progettate tre anfore, poste in corrispondenza degli spigoli del triangolo formando così una piccola piazza centrale all’ interno di essa.
L’ intreccio tra i vari bracci forma un sistema di salite e discese dando vita a delle panchine dove i genitori possono facilmente badare i propri bambini sempre all’interno delle tre intersezioni.
Abbiamo inoltre analizzato il Porto di Ripa Grande, luogo dove viene organizzata la fiera “ lungo il Tevere di Roma “. Secondo noi, la modernità, la bellezza e la funzionalità non sta nelle forme stravaganti che si aggettano nel fiume, perché durante l’inverno, si potrebbero facilmente rovinare i lavori, causando così uno spreco di denaro. La bellezza in questo caso è nel gioco di colori e forme, le piastrelle alternano spostamenti e linearità della forma creando un luogo diverso ma sempre in relazione con l’ intero progetto tramite la continuità del Decumanum. La griglia intrecciata della pavimentazione laterale riprende il simbolo del rione di porto di Ripa Grande e viene inserito come emblema sulla pavimentazione, quindi anche questa differenza di progettazione della pavimentazione è dovuta soprattutto dalla differenza tra i due rioni che sono uniti sia dal Ponte Siblicio che dal Decumanum romano il quale raffigura le due coste unendole in un unico luogo.

12 thoughts on “DECUMANI – Gianluca Vetruccio (CG) – Pasquale Puma

  1. molto interessante il sistema a catena delle strutture galleggianti utilizzabili anche quando il fiume è in piena. ottima ottimizzazione delle risorse economiche e ambientali in armonia sia con la situazione economica italiana che con il rispetto dell’ambiente

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  2. molto bello il fatto che si presti alle diverse esigenze dei possibizli fruitori! ben articolato e molto apprezzata l’anfora come monumento simbolo!

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  3. mi piace molto il progetto, soprattutto gli autocommenti positivi di chi l’ha sviluppato. Credo cmq che abbiate confuso i pini con gli abeti…poco importa a Natale diventerà una zona molto carina se ben addobbata

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  4. Bello, d’altra parte perchè ricreare un antico da contrapporre all’estetica moderna? Roma non rappresentava un contesto abbastanza antico e omogeneo da offrire uno sfondo di contrasto a un progetto che poteva essere uniformemente “pop”? Una prostituta agghindata di bigiotteria nelle vie della Roma antica!
    Il disegno e l’idea ci sono avreste dovuto osare di più : )

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  5. Ciao Lorenzo, vero la storia di Roma la sappiamo tutti… ma perché adattarsi sempre alla storia? perché? il famoso restauro scientifico di Giovannoni insegna che il restauro deve essere di innovazione cioè far riconoscere le parti nuove differenziarle da quelle antiche utilizzando materiali di nuova concezione. Bene premesso questo noi volevamo stravolgere il tutto su questo porto con questo gioco di colori dominanti su tutto il progetto in modo tale da attirare ancor di più l’occhio umano anche quando non si sarebbe svolta la fiera quindi ricreare una piazza lineare accanto al fiume che in giornate belle e senza il fiume in piena grazie a queste strutture che tramite il sistema a catena ( come c’è scritto sulla tavola e per chi se ne intende di progettazione ), scendono in mare creando zone di relax a contatto con la natura.

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  6. ho sbagliato il nome prima pero siamo sempre noi, aggiungerei pure anche per differenziare le due sponde. i due rioni, però messi in relazione tra di loro tramite il ripristino del decumano che parallelamente correva tra di essi e lo stesso linguaggio architettonico della modularità della pavimentazione.

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